Presidente

Mario Scarzella

Mario Scarzella

Presidente Federale

Mario Scarzella, ottavo Presidente della FITARCO, è nato a Rocca d'Arazzo (AT) il 24 maggio 1946, e abita a Torino. E' stato dirigente e imprenditore nel settore edile, e attualmente è in pensione.

Sposato con Enrica Carmen Garetto, allenatrice FITARCO, che si dedica principalmente al settore giovanile. Ha due figli, Ardingo e Fiammetta, entrambi arcieri.

Ha praticato lo sport dell'atletica leggera, il calcio ed è stato per 5 anni atleta di serie B e per 10 anni atleta di serie A di palla tamburello.

Come dirigente sportivo, nel suo curriculum arcieristico, figurano la presidenza del Comitato Regionale Fitarco Piemonte dal 1992 al 1996; la presidenza della Società Arcieri Iuvenilia, che ha fondato nel 1997; la vicepresidenza della Federazione al fianco di Gino Mattielli, dal 1997 al 1999; la vicepresidenza vicaria nel Consiglio Federale guidato da Dario Carbone nel biennio 1999-2000.

Dal 2001 passa alla guida della Federazione: viene eletto Presidente della FITARCO e viene riconfermato nell'incarico all'unanimità per i quadrienni 2005-2008, 2009-2012, 2013-2016. Nell'Assemblea Elettiva del 6 novembre 2016, viene rieletto con l'88,93% dei voti per il quadriennio 2017-2020 e con il 63% dei voti nell'Assemblea Elettiva svoltasi a gennaio del 2021 per il quadriennio 2021-2024.

È membro del Consiglio Nazionale del CONI dal 2001 e del Consiglio Nazionale del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) dal 2009. Dal 2010 è membro della Giunta CIP.
Durante il Congresso dell'Unione Europea di Tiro con l'Arco (EMAU) del 2002 è stato eletto membro del Consiglio.

Nel 2005 è stato eletto anche nel Consiglio della Federazione Internazionale di Tiro con l'Arco (FITA).

Dal 2006 è Presidente dell'EMAU che, nel 2012, ha cambiato denominazione in World Archery Europe. E' stato rieletto Presidente dell'organismo europeo nei quadriennio 2010-2014, 2015-2018 e, nel Congresso di Legnica (Pol) del 26 agosto 2018, è stato confermato alla presidenza per il quarto quadriennio consecutivo con 41 voti su 42, per poi ottenere la quinta conferma al Congresso di Monaco di Baviera del 2022, con 37 voti su 38.

Nel 2011, in occasione del 49esimo Congresso di Torino è stato eletto Vicepresidente Vicario della Federazione Internazionale che ha cambiato la sua denominazione da FITA in World Archery. Ha mantenuto il ruolo di Vicario per 11 anni e, nel Congresso di Berlino del 2023, è stato eletto come Vicepresidente. 

Nel 2001 ha ricevuto dal CONI la Stella d'Oro al Merito Sportivo e nel 2004 è stato insignito del titolo di Commendatore per meriti sportivi dal Presidente della Repubblica.

Nel corso del suo mandato l'Italia ha mantenuto un ruolo di prestigio nel panorama mondiale dell'arcieria, vincendo per la prima volta una medaglia d'oro individuale alle Olimpiadi (Marco Galiazzo ad Atene 2004). In particolare spiccano l'argento a squadre (Di Buò, Nespoli, Galiazzo) ai Giochi Olimpici di Pechino 2008, la medaglia d'oro di Gloria Filippi alla prima edizione dei Giochi Olimpici Giovanili di Singapore nel 2010 e la medaglia d'oro conquistata a Londra 2012 dal trio azzurro maschile (Nespoli, Galiazzo, Frangilli), cui si aggiungono l'oro e l'argento di Oscar De Pellegrin ed Elisabetta Mijno alle Paralimpiadi in Gran Bretagna. Ai Giochi di Rio 2016 l'Italia ha raggiunto il quarto posto con il trio femminile (Boari, Mandia, Sartori) e il sesto posto individuale con Mauro Nespoli, per poi conquistare alle Paralimpiadi l'argento compound con Alberto Simonelli e il bronzo mixed team ricurvo con Elisabetta Mijno e Roberto Airoldi.

A Tokyo 2020 nuovi record per il tiro con l'arco azzurro: per la prima volta l'Italia ottiene due medaglie nella stessa edizione: l'argento individuale di Mauro Nespoli e il bronzo individuale di Lucilla Boari che mette in bacheca il primo alloro olimpico femminile della Fitarco. Alle Paralimpiadi arriva la decima edizione consecutiva con almeno un podio vinto, grazie al bronzo compound di Maria Andrea Virgilio, all'argento ricurvo di Enza Petrilli e l'argento mixed team ricurvo di Elisabetta Mijno e Stefano Travisani.

Nel 2023, in virtù degli eccezionali risultati ottenuti da dirigente sia in ambito nazionale che internazionale, è stato premiato con il Collare d'Oro, il massimo riconoscimento previsto dallo sport italiano.