Storia

La storia in date

1900 – Parigi: il tiro con l'arco è nei Giochi Olimpici e lo sarà anche nel 1904, 1908 e 1920.

1920 – Negli anni '20 nasce a Milano l'Unione Arcieri Italiani (ACI).

1931 – L’Italia partecipa all’atto fondativo della Federazione Internazionale (FITA, oggi World Archery).

1961 – Il 17 dicembre nasce la Federazione Italiana Tiro con l’Arco: presso il salone d'onore dell'Arena di Milano si svolge l'assemblea costitutiva della FITARCO alla quale partecipano i rappresentanti di 6 Società: Bergamo, Gorizia, Milano (ABA), Milano (Mediolanum), Roma e Treviso. Nell'occasione viene eletto il primo presidente: Massimiliano Malacrida che resterà in carica fino al 1968.   

1962 – Dopo i primi Campionati Italiani, la Nazionale partecipa ad un evento internazionale.

1965 – L'Italia prende parte in Svezia al suo primo Campionato Mondiale.

1966 – Luigi Fiocchi conquista il primo oro internazionale in Coppa Europa.

1968 – Viene eletto come Presidente Annibale Guidobono Cavalchini che resta in carica fino al 1969.

1969 – Viene eletto nuovo Presidente della FITARCO Francesco Gnecchi Ruscone, che rimarrà in carica fino al 1980, andando a ricoprire anche il ruolo di massimo dirigente del tiro con l'arco internazionale, Presidente FITA (oggi World Archery) dal 1977 al 1989.

1971 – La Federazione viene ammessa dal Comitato Olimpico come "sport riconosciuto".

1972 – Monaco: il tiro con l'arco viene riammesso nel programma Olimpico. Per l'Italia sono in gara Giancarlo Ferrari, Alfredo Massazza e Sante Spigarelli.

1976 – Montreal: Giancarlo Ferrari conquista il bronzo. E' la prima medaglia ai Giochi per l'Italia. In gara anche Sante Spigarelli e le azzurre Franca Capetta e Ida Da Poian. 

1978 – La FITARCO diventa Federazione Sportiva Nazionale riconosciuta dal CONI.

1980 – Mosca: Giancarlo Ferrari conquista un altro bronzo olimpico. In gara anche Sante Spigarelli e Franca Capetta. 

1980 - Il nuovo Presidente FITARCO è Luigi Pagotto, che rimane in carica fino al 1985.

1984 - Los Angeles: l'Italia è in gara con Giancarlo Ferrari, Giancarlo Ferrari ed Esther Robertson. 

1985 - Viene eletto a capo della Federazione il Presidente Ignazio Bellini, in carica fino al 1987.

1987 - Viene eletto nuovo Presidente FITARCO Gino Mattielli, che rimarrà in carica fino al 1999.

1988 - Si svolge la prima Assemblea Generale EMAU (European and Mediterranean Archery Union). 

1988 - Seul: l'Italia partecipa ai Giochi Olimpici con Ilario Di Buò, Andrea Parenti e Giancarlo Ferrari. 

1992 - Il Presidente FITARCO Gino Mattielli viene eletto presidente EMAU, incarico che ricoprirà fino al 1999. 

1992 - Barcellone: l'Italia è in gara con Alessandro Rivolta, Andrea Parenti, Ilario Di Buò e Maria Rachele Testa. 

1996 – Atlanta: Matteo Bisiani, Michele Frangilli e Andrea Parenti vincono il bronzo a squadre ai Giochi Olimpici. Nel femminile gareggiano Giavanna Aldegani, Giusy Di Blasi e la campionessa paralimpica Paola Fantato.  

1997 - Ai Mondiali Targa di Victoria l'azzurra Fabiola Palazzini vince il titolo iridato nel compound, il primo per l'Italia, confermando l'oro a squadre con Cristina Pernazza, Anna Campagnoli e Serena Pisano. 

1999 - Dario Carbone diventa il nuovo Presidente FITARCO, incarico che manterrà fino al 2001. 

2000 – Sydney: Matteo Bisiani, Ilario Di Buò e Michele Frangilli vincono l'argento a squadre ai Giochi Olimpici. Nel femminile sono in gara Natalia Valeeva, Cristina Ioriatti e Irene Franchini che l'anno precedente avevano vinto il titolo iridato. 

2001 - Mario Scarzella diventa il nuovo Presidente FITARCO, incarico che ricopre fino 2020. 

2002 - Mario Scarzella viene eletto nel consiglio EMAU (oggi World Archery Europe). 

2003 - Ai Mondiali Targa di New York l'azzurro Michele Frangilli vince il primo titolo iridato italiano nell'arco olimpico. 

2004 – Atene: trionfa Marco Galiazzo. Primo oro olimpico individuale per l’Italia. In gara anche Ilario Di Buò, Michele Frangilli e Natalia Valeeva. 

2005 - Mario Scarzella viene eletto nel Consiglio FITA (oggi World Archery)

2006 - Mario Scarzella viene eletto Presidente EMAU (oggi World Archery Europe), incarico che ricopre fino al 2020.

2007 – Lipsia: la Nazionale azzurra conquista il titolo iridato individuale con Natalia Valeeva (Arco Olimpico) ed Eugenia Salvi (Arco Compound), ottenendo anche 6 pass per i Giochi di Pechino 2008.

2008 – Pechino: l'Italia conquista l'argento a squadre con Ilario Di Buò, Marco Galiazzo e Mauro Nespoli. È la medaglia n.500 vinta dall’Italia ai Giochi Olimpici. In gara anche Natalia Valeeva, Pias Lionetti ed Elena Tonetta. 

2010 – Singapore: nella prima edizione dei Giochi Olimpici Giovanili l'azzurra Gloria Filippi conquista l'oro a squadre miste insieme al bielorusso Anton Karoukin. In questo anno l'attività paralimpica torna sotto l'egida diretta della FITARCO in virtù dell'accordo con il Comitato Italiano Paralimpico. 

2011 – Torino: l’Italia organizza il Mondiale Targa e il Mondiale Paralimpico, che si svolgono per la prima volta nello stesso luogo, uno dopo l'altro, qualificando per i Giochi di Londra sia la squadra maschile che quella femminile e guadagnando 6 pass per le Paralimpiadi. L'Italia ottiene anche due titoli iridati e un bronzo. In occasione del Congresso World Archery il Presidente Scarzella viene eletto Primo Vicepresidente della Federazione Internazionale, incarico confermato nel 2019. 

2012 – Londra: L’Italia vince per la prima volta l'oro a squadre battendo in finale gli USA con gli avieri Mauro Nespoli, Marco Galiazzo e Michele Frangilli. In gara anche Pia Lionetti, Jessica Tomasi e Natalia Valeeva. Ai Giochi Paralimpici arriva l'oro di Oscar De Pellegrin, che chiude la carriera con medaglia e con l'onore di essere il Portabandiera dell'Italia e l'argento individuale di Elisabetta Mijno.

2015 - Alla prima edizione dei Giochi Europei l'Italia è d'oro con Natalia Valeeva e Mauro Nespoli nel mixed team e con trio femminile composto da Natalia Valeeva, Guendalina Sartori ed Elena Tonetta. 

2015 – L'Italia è vicecampione del mondo con la squadra maschile che conquista 3 pass per Rio 2016 e successivamente 3 pass al femminile per le Olimpiadi, risultato raggiunto solamente dall'Italia tra le nazioni europee. Ai Mondiali Para-Archery in Germania sono 9 i pass azzurri per le Paralimpiadi di Rio.

2016 – Ai Giochi Olimpici Guendalina Sartori, Claudia Mandia e Lucilla Boari concludono col 4° posto a squadre, miglior risultati di sempre dell'Italia femminile alle Olimpiadi. In gara anche David Pasqualucci, Marco Galiazzo e Mauro Nespoli. Per la nona edizione consecutiva dei Giochi Paralimpici le frecce azzurre vanno sul podio: al Sambodromo di Rio Alberto Simonelli è argento, mentre Elisabetta Mijno e Roberto Airoldi vincono il bronzo mixed team, gara inserita per la prima volta nel programma delle Paralimpiadi. 

2017 - L'Italia torna a vincere il titolo iridato a squadre con David Pasqualucci, Michele Frangilli e Mauro Nespoli. Gli azzurri del compound Sergio Pagni, Federico Pagnoni e il campione paralimpico Alberto Simonelli vincono l'argento a squadre. 

2019 - In Olanda organizzano i Mondiali Targa e Mondiali Paralimpici nello stesso luogo: è la seconda volta dopo l'esperienza di Torino 2011. L'Italia ottiene il pass per Tokyo 2020 grazie a Mauro Nespoli, che vince il bronzo mixedfteam con Vanessa Landi e conquista 7 pass paralimpici. Ai Giochi Europei di Minsk è un trionfo azzurro: l'oro mixed team di Mauro Nespoli e Lucilla Boari vale il secondo pass per Tokyo, Nespoli vince l'oro individuale e il bronzo a squadre con Marco Galiazzo e David Pasqualucci, mentre Tatiana Andreoli e Lucilla Boari sono rispettivamente d'oro e d'argento. 

2021
Si svolge a Roma l’Assemblea Elettiva FITARCO che conferma alla presidenza Mario Scarzella.
Doppio successo azzurro nell’individuale ai Giochi di Tokyo: Lucilla Boari vince la medaglia di bronzo e il giorno seguente Mauro Nespoli riporta l’argento. Si tratta dell’ottava e nona medaglia olimpica per il tiro con l’arco.
Per la decima volta consecutiva gli azzurri sul podio: argento nel ricurvo open per Enza Petrilli e nel mixed team per Elisabetta Mijno e Stefano Travisani, bronzo nel compound open per Maria Andrea Virgilio.

2022
Mario Scarzella viene confermato per il quinto mandato alla presidenza di World Archery Europe.
L’Italia si conferma ottima organizzatrice di eventi e, in ambito agonistico, regina delle discipline field e 3D conquistando il primo posto nel medagliere ai World Games di Birmingham, ai Mondiali 3D di Terni e ai Mondiali Campagna di Yankton. Grandi prestazioni anche per la nazionale para-archery, grande protagonista in inverno ai Mondiali outdoor disputati a Dubai e poi agli Europei paralimpici di Roma.


Cenni storici sul tiro con l'arco

L'origine di questa disciplina si perde nella notte dei tempi: l'arco ha accompagnato l'evoluzione dell'uomo almeno quanto hanno fatto la ruota e il remo.

Storicamente questo attrezzo può farsi risalire a circa 50.000 anni addietro: in tutte le più antiche civiltà, dall'Egiziana alla Cinese, dalla Greca alla Romana, l'arco e la freccia hanno avuto un ruolo ben definito sia per la guerra che per la caccia.

In epoche più recenti il lungo arco da guerra degli arcieri inglesi ebbe la meglio contro le armate francesi durante il Medioevo. Non minore ruolo ebbe il corto arco delle orde mongole di Gengis Khan durante la conquista della Cina e del Turkhestan, all'alba del 13° secolo.

La strada dell'arco come attrezzo sportivo prende le mosse sul finire del 18° secolo, in Inghilterra, con la costituzione nel 1781 della «Royal Toxopholite Society» che organizzò le prime gare a carattere agonistico su distanze di 100, 80 e 60 yards. Un secolo più tardi, nel 1879, negli Stati Uniti venne costituita la «National Archery Association», mentre la prima competizione a carattere internazionale si svolse in Francia, a Le Tocquet, alla vigilia della prima guerra mondiale.

Il tiro con l'arco ebbe il suo più pieno sviluppo negli anni Venti tanto da portare alla costituzione, su idea di un gruppo dirigente polacco, della Federazione Internazionale (FITA) che vide la luce a Bruxelles nel 1931 con l'adesione di 8 Paesi.

Il tiro con l'arco, comunque, aveva già ricevuto il riconoscimento da parte del Barone de Coubertin che l'aveva inserito nel programma dei Giochi Olimpici del 1900 a Parigi, del 1904 a St.Louis, del 1908 a Londra e del 1920 ad Anversa. Curiosamente, una volta costituita, la Federazione internazionale non riuscì più a far iscrivere la disciplina nel programma olimpico fino al suo rientro avvenuto nel 1972 a Monaco (4 anni prima era stato sport dimostrativo ai Giochi del Messico).

Dopo la costituzione della FITA e la nuova regolamentazione di gara, gli arcieri si trovano nella necessità di dover colpire un bersaglio a 90 metri: tale è infatti la distanza con cui inizia la gara, e di adeguare quindi la potenza dei propri archi per scagliare le frecce sino a quel bersaglio. Il tiro con l'arco allora, da divertimento, da giardino o da prova di abilità diventa sport vero e proprio e obbliga i suoi praticanti ad elevare il tono muscolare con esercizi adeguati e ad allenarsi con metodo e tecnica.

Gli archi, dapprima formati da un'unica sezione di legno di tasso a curvatura unica con una semplice impugnatura centrale, i cosiddetti Long Bow, passano attraverso un’esperienza con uso dell'acciaio al posto del legno, per poi divenire compositi a doppia curvatura formati da materiali diversi come legno d’acero, fibra di vetro e leghe di magnesio e di alluminio.

Anche le frecce hanno subito trasformazioni sostanziali. Dall’asta in tonchino impennata con penne naturali di tacchino, si è passati al legno di cedro e quindi all’alluminio e al carbonio con impennatura in materiale plastico. Le corde poi dalle dalle fibre naturali ritorte, troppo elastiche per reggere allo sforzo della tensione, sono passate al Dacron, al Kevlar, al Fast-flight ed al Dyneema fibre sintetiche che rendono la corda dell’arco praticamente inestensibile.

L’arco moderno, come sport approda in Italia nell’immediato dopoguerra, importato dalle truppe alleate di stanza nel nostro Paese. Le prime due compagnie italiane sono quella di Gorizia e quella di Treviso, poiché è qui che compaiono i primi archi di buona marca portati da casa da qualche militare americano.