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Finale World Cup: uno spettacolo la chiusura di Roma 2017

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Allo Stadio dei Marmi, alla presenza di numerose autorità, grande spettacolo per le finali dedicate all'arco olimpico. Ki bo Bae (Kor) vince l'oro femminile. La Corea del Sud supera Nespoli-Landi nel misto.


Una giornata da ricordare quella che chiude la 12^ edizione della Finale di Coppa del Mondo di tiro con l'arco. E' la prima volta che la Hyundai Archery World Cup Final approda in Italia e Roma è stata sotto ogni punto di vista all'altezza della situazione. Una location meravigliosa come lo Stadio dei Marmi "Pietro Mennea", vestito a festa come mai era accaduto a uno stadio per una finale di World Cup    
Tifo alle stelle, spalti pieni, con circa 5000 spettatori in due giorni di gare e numerose autorità sedute in tribune a godersi i match dei migliori arcieri del mondo hanno fatto da cornice a una giornata che rimarrà nella storia del tiro con l'arco per la qualità organizzativa della manifestazione. 
  
Al mattino il programma prevedeva le finali del ricurvo femminile e del mixed team. Tra gli applausi del Presidente CONI Giovanni Malagò che ha seguito i match insieme al Presidente World Archery e Vicepresidente CIO Ugur Erdener, al Presidente FITARCO Mario Scarzella e al Presidente del CIP Luca Pancalli, anche un altro tifoso a sorpresa, il conduttore televisivo Paolo Bonolis che, nella giornata di ieri, aveva incontrato gli azzurri al Circolo del Tennis al Foro Italico e aveva promesso che sarebbe venuto a tifarli con la famiglia. Promessa mantenuta!

I RISULTATI DEL RICURVO FEMMINILE
Nell'arco olimpico femminile, la plurimedagliata olimpica Ki Bo Bae ha scritto un'altra pagina di storia dell'arcieria internazionale. E' lei a vincere la Coppa del Mondo 2017, confermandosi dopo l'oro ottenuto lo scorso anno a Odense e la vittoria del 2012 a Tokyo, cui si aggiunge il bronzo del 2010 a Edimburgo. La fuoriclasse sud coreana ha battuto in finale la russa Ksenia Perova 7-1 dopo aver battuto nel derby casalingo la campionessa olimpica in carica Chang Hye Jin 6-4. 
Quest'ultima si è aggiudicata il bronzo battendo nella finalina l'atleta di Taipei Tan Ya-Ting 7-3.
Proprio Chang Hye Jin, prima del ranking di World Cup, aveva eliminato ai quarti di finale la giovane azzurra Lucilla Boari che, nonostante l'esordio olimpico da junior Rio de Janeiro ha cercato di rimanere in gara fino alla fine, ma è poi stata tradita dall'emozione, andando a chiudere il match 3-7. 

FINALE RICURVO MIXED TEAM
Sud Corea giustiziera dell'Italia anche nella finale dedicata al misto che, a partire da Tokyo 2020, è la nuova gara entrata nel programma del tiro con l'arco ai Giochi Olimpici che si aggiungerà al concorso individuale e a squadre maschile e femminile. Il duo composto dall'olimpionico Mauro Nespoli e dalla giovane promessa Vanessa Landi ha provato a vendere cara la pelle e proprio quando c'era la possibilità di tenere aperto il match e portarlo allo spareggio, l'emozione del grande palcoscenico ha tradito la Landi e i sudcoreani Chang Hye Jin e Kim Woojin chiudono il match vincendo 5-1 lasciando l'argento agli azzurri.

I RISULTATI DEL RICURVO MASCHILE
Non tradiscono le attese nemmeno nel pomeriggio gli arcieri sudcoreani, che a Roma fanno incetta di medaglie. Non arriva quindi la "manita" da parte dello statunitense Brady Ellison, che dopo 4 vittorie, voleva migliorare il suo record di ori nelle finali di World Cup. Il campione a stelle e strisce è costretto a piegarsi in finale contro il recordman mondiale Kim Woojin, vincente 6-0 con un percorso che segna nello score 29-29-30, contro il 27-27-27 di Ellison. Il bronzo va al compagno di squadra Im Dong Hyun che batte con un altro 6-0 l'olandese Steve Wijler. Risultato che si è purtroppo verificato anche ai quarti di finale che hanno visto affrontare l'atleta di casa David Pasqualucci con il vincitore del trofeo. Il boato del pubblico per l'aviere di Genzano non si era mai sentito dentro uno stadio del tiro con l'arco. Il match però non ha avuto storia. Kim Woojin non ha tirato su media stratosferiche, forse anche per un vento non facile da gestire. Ma non c'è riuscito nemmeno Pasqualucci, che è costretto a far avanzare l'avversario vincente 6-0 con i seguenti parziali: 28-27-29, contro il 24-26-25 dell'azzurro. 

Le parole di David Pasqualucci: "Un pubblico del genere è stato bellissimo averlo attorno. Mi dispiace di non aver fatto la prestazione che tutti si aspettavano. Sia io che il mio avversario non abbiamo tirato al massimo delle nostre possibilità, ma per me è stata un'esperienza importante che mi farà crescere ulteriormente. La location di gara è stata spettacolare e mi auguro che questa competizione abbia fatto conoscere un po' di più il nostro sport. Spero di vedere ancora in giro per il mondo così tanta gente a tifare per gli arcieri. Ora mi concentrerò sui Campionati Italiani per arrivare al meglio al Mondiale a Città del Messico dove voglio riscattarmi. Il nostro obiettivo è puntato sui Giochi Olimpici di Tokyo e questa così come i prossimi impegni internazionali ci devono portare in Giappone per cercare di essere competitivi come l'Italia è sempre stata". 

Il Presidente FITARCO Mario Scarzella: "Sapevamo che per i nostri atleti non sarebbe stato facile arrivare a podio. Abbiamo tanti giovani che devono maturare esperienza e crescere per arrivare pronti ai prossimi Giochi Olimpici, quindi faccio loro i miei ringraziamenti per l'impegno. Hanno maturato un'esperienza importante. Sul versante organizzativo siamo soddisfattissimi. Abbiamo dato prova ancora una volta delle grandi capacità degli Italiani. Il Presidente World Archery e Vicepresidente CIO Ugur Erdener ci ha detto che non si era mai disputata una finale di coppa del mondo di questo livello. Abbiamo alzato l'asticella. E anche il Presidente Malagò ha ringraziato il Comitato Organizzatore, la Federazione e tutti i volontari per il lavoro svolto e l'ottima figura che abbiamo fatto fare allo sport italiano. Si parlerà ancora a lungo della qualità di questa finale e siamo fieri di aver dato seguito a una tradizione che ci vede tra i migliori al mondo per l'organizzazione dei grandi eventi internazionali".

Il Presidente CONI Giovanni Malagò: "E' difficile raccontare questa atmosfera se non la vivi in prima persona. Il Foro Italico è per antonomasia un luogo famoso nel mondo dello sport. E' stato valorizzato al meglio dalla Federazione Internazionale e faccio i complimenti al Presidente Scarzella per quanto hanno saputo fare. I nostri giovani arcieri? Ne ho parlato con Lucilla Boari dopo il suo match: queste sono esperienze importanti che le serviranno in futuro per capire come riuscire a superare certi momenti. E' il normale percorso di crescita di un atleta giovane. Il livello in questo sport è elevatissimo e l'Italia, che ha una grande tradizione, sta cercando di far crescere le nuove leve per continuare ad essere competitiva".

Il Presidente World Archery e Vicepresidente CIO Ugur Erdener: "L'Italia e Roma hanno dato ancora una volta una grande prova di capacità organizzative. Non c'era mai stata una finale di coppa del mondo di questo livello. L'atmosfera in questo luogo iconico è stata fantastica. Ora chi organizzerà le prossime finali avrà il difficile compito di fare altrettanto bene. Sono molto soddisfatto, perché a Roma hanno dimostrato che i grandi campioni del tiro con l'arco possono essere circondati da spalti pieni e un pubblico caldo".       


  

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