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I Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo slittano al 2021. Le dichiarazioni del Presidente

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A causa della pandemia di Covid-19 i Giochi di Tokyo 2020 si disputeranno nel 2021. Il Presidente Scarzella afferma: decisione giusta, prima viene la salute e poi lo sport.
Gli Europei Paralimpici di Olbia posticipati al 26 giugno-5 luglio.


La decisione è stata presa pochi minuti fa. Al termine della riunione in teleconferenza tra CIO, governo nipponico e comitato organizzatore, è arrivata la decisione tanto attesa: i Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020 sono rimandati al 2021, continueranno ad essere denominati "Tokyo 2020" e si disputeranno entro la prossima estate. 
La pandemia di Coronavirus che ha colpito l'intero pianeta e le decisioni già prese da alcuni Stati di non partecipare ai Giochi nelle date stabilite aveva reso sempre più urgente una risposta da parte delle autorità preposte. Oggi è arrivata quindi l'ufficialità: Tokyo 2020 si disputerà il prossimo anno. 

Queste le dichiarazioni a caldo del Presidente FITARCO Mario Scarzella che, nelle vesti di Vicepresidente Vicario World Archery e Presidente World Archery Europe, ha partecipato a numerose riunioni in queste ore per dirimere i numerosi problemi legati al calendario delle competizioni, tra cancellazioni e rinvii.
"Sono perfettamente d'accordo con la decisione del governo giapponese e del CIO di rimandare al prossimo anno i Giochi: prima viene la salute delle persone e dopo lo sport. Adesso aspetteremo l'aggiornamento dei calendari 2020 e 2021 e poi, a livello continentale e italiano, cercheremo di rimodulare le date degli eventi. A tal proposito è già previsto a breve un consiglio dell'esecutivo World Archery per definire i programmi futuri che incideranno su quelli continentali.
I nostri azzurri continueranno a lavorare visto che il nostro obiettivo resta la qualificazione di entrambe le squadre da aggiungere ai 2 pass individuali che abbiamo, così come nel paralimpico vogliamo qualificare anche i W1. Ora sappiamo che ci sarà il tempo per far disputare altre prove di qualificazione senza passare attraverso i ranking internazionali. In questo caso forse saremmo stati agevolati visto che la squadra femminile risulta terza nella classifica mondiale, ma credo che arrivare alla qualificazione attraverso un'apposita competizione sia un modo per premiare gli atleti
".


POSTICIPATI GLI EUROPEI PARA-ARCHERY DI OLBIA 
Nel frattempo il calendario internazionale arcieristico subisce già un nuovo cambiamento che riguarda i Campionati Europei Paralimpici di Olbia.
La rassegna europea, valida come gara di qualificazione continentale per Tokyo 2020, inizialmente prevista dal 18 al 25 aprile, era già stata posticipata al 30 maggio-7 giugno ma, in seguito ad una riunione a distanza tenutasi questa mattina, è stata decisa una nuova data che prevede lo svolgimento della competizione in Sardegna dal 26 giugno al 5 luglio, mentre l'ultima gara di qualificazione per Tokyo, il World Ranking Tournament di Nove Mesto (Cze), che era calendarizzata dal 15 al 21 giugno, si disputerà invece dal 18 al 26 luglio. 
"La decisione è stata presa questa mattina da World Archery e World Archery Europe dopo aver concordato le date insieme al Comitato Organizzatore di Olbia e con gli organizzatori della gara di Nove Mesto - ha spiegato il Presidente Scarzella -. La manifestazione in Repubblica Ceca, che era l'ultima valida come qualificazione per Tokyo era previsto si disputasse dal 15 al 21 giugno, mentre ora è stata inserita nel calendario dal 18 al 26 luglio: grazie al loro assenso è stato possibile posticipare ulteriormente l'evento che l'Italia ospiterà in Sardegna e che comunque sarà valida come qualificazione continentale per Tokyo. Resta un appuntamento molto importante per l'Italia che, oltre ad ospitare una gara internazionale molto rilevante, avrà l'opportunità di aggiungere ai 7 pass ottenuti nel 2019 ai Mondiali i pass del W1 che ancora ci mancano".     


I GIOCHI OLIMPICI SPOSTATI AL 2021
(dal sito CONI) 
Il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Thomas Bach, e il Primo Ministro del Giappone, Abe Shinzo, hanno tenuto una teleconferenza stamattina per discutere dell'ambiente in costante cambiamento in relazione a COVID-19 e ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
A loro si sono uniti Mori Yoshiro, Presidente del Comitato Organizzatore di Tokyo 2020; il ministro olimpico, Hashimoto Seiko; il governatore di Tokyo, Koike Yuriko; il Presidente della commissione di coordinamento IOC, John Coates; Direttore generale del CIO Christophe De Kepper; e il direttore esecutivo dei Giochi Olimpici del CIO, Christophe Dubi.
Il Presidente Bach e il Primo Ministro Abe hanno espresso la loro comune preoccupazione per la pandemia mondiale COVID-19 e per le conseguenze che sta comportando a livello mondiale, nonché per i conseguenti effetti legati alla preparazione degli atleti globali per i Giochi.
In una riunione molto amichevole e costruttiva, i due leader hanno elogiato il lavoro del Comitato Organizzatore di Tokyo 2020 e hanno preso atto dei grandi progressi compiuti in Giappone per combattere il COVID-19. La diffusione senza precedenti e imprevedibile dell'epidemia ha visto il deteriorarsi della situazione nel resto del mondo.
Ieri, il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che la pandemia di COVID-19 sta "accelerando".
Attualmente ci sono oltre 375.000 casi registrati in tutto il mondo e in quasi tutti i paesi e il loro numero sta crescendo di ora in ora.Nelle circostanze attuali e sulla base delle informazioni fornite oggi dall'OMS, il Presidente del CIO e il Primo Ministro del Giappone hanno concluso che i Giochi della XXXII Olimpiade di Tokyo devono essere riprogrammati a una data successiva al 2020, ma non oltre l'estate 2021, per salvaguardare la salute degli atleti, di tutti i partecipanti ai Giochi Olimpici e della comunità internazionale.
I leader concordarono sul fatto che i Giochi olimpici di Tokyo potessero rappresentare un faro di speranza per il mondo durante questi tempi difficili e che la fiamma olimpica potesse diventare la luce alla fine del tunnel in cui il mondo si trova attualmente. Pertanto, è stato concordato che la fiamma olimpica rimarrà in Giappone.
È stato inoltre concordato che i Giochi manterranno il nome di Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020.