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Tokyo 2020: Mauro Nespoli non si nasconde

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L'aviere azzurro è alla sua quarta presenza ai Giochi Olimpici. Sa che in gara ci sono tanti arcieri fortissimi, ma lui non si sente da meno: è carico e pronto per la competizione. Le sue dichiarazioni a poche ora dal via.


L'Olimpionico Mauro Nespoli, alla sua quarta presenza ai Giochi Olimpici, ieri nel pomeriggio e oggi con i fari in notturna, ha preso le misure dello Yumenoshima Park Archery Field in vista delle gare che prenderanno il via venerdì. L'aviere di Voghera si sente pronto per questa ennesima avventura olimpica con la maturità di chi conosce le sue potenzialità. E non ha nessuna intenzione di nascondere le sue ambizioni.  

Com'è andata la prova del campo di gara dove si disputeranno eliminatorie e finali? 
"Il campo del ranking round è esattamente identico a due anni fa, mentre quello delle eliminatorie e finali è decisamente più completo: sono state montate le tribune, c'è un fondo in erba sintetica colorata. Nel complesso è molto più 'olimpico', nonostante non ci sarà il pubblico. Devo dire che è stato piacevole tirarci. La differenza maggiore rispetto alla preolimpica è sicuramente il meteo: nel 2019 pioveva e faceva freddo, mentre adesso fa molto più caldo, il campo delle eliminatorie è in pieno sole e con il sintetico fa davvero caldo. Questa è la prerogativa maggiore da tenere in considerazione con le condizioni attuali". 

Sei alla quarta olimpiade consecutiva. Quanto conta l'esperienza in una competizione olimpica? 
"Sicuramente aver già avuto modo di provare, cadere e sbagliare nelle precedenti edizioni mi mette in una posizione di vantaggio, perché mi dà la maggiore facilità di riconoscere quelli che possono essere i tranelli olimpici. Allo stesso tempo bisogna dire che l'Olimpiade è sempre una gara speciale, quindi bisogna essere sempre pronti a gestire nuove potenziali problematiche". 

Gareggerai sia nel mixed team che nell'individuale rappresentando l'arco maschle. Ti senti più responsabilizzato? 
"Non sento maggior pressione, farò quello che faccio sempre quando scendo in campo: devo rendere al meglio delle mie possibilità, in qualsiasi competizione o circostanza". 

Quali saranno gli avversari più pericolosi? 
"Tutti e nessuno: sappiamo quale sia la forza dei coreani e degli USA, ma siamo alle Olimpiadi, non ci sono atleti 'cuscinetto', sono tutti qui per ottenere un risultato importante. E se venisse fatta la stessa domanda ai miei avversari sono sicuro che nella lista dei più pericolosi metterebbero anche il sottoscritto. Ho le carte in regola per giocarmela con chiunque e per potermi battere dovranno fare un punto più di me: ovviamente venderò cara la pelle".

Come ti senti a poche ora dal via alle gare? 
"Sono molto carico: questa edizione dei Giochi arriva con un anno di ritardo, ho voglia di fare bene. Per ora non ho ancora centrato un podio e questo mi carica e mi dà ancora più voglia di invertire questa tendenza del 2021 che al momento è senza medaglie". 

Come stai vivendo questa situazione particolare legata al Covid-19? 
"Sono limitazioni delle quali farei volentieri a meno. Sto evitando gli spazi comuni, infatti non vado in palestra ma faccio esercizi in camera e ogni giorno facciamo il tampone. Sto molto attento, anche perché quest'anno mi è già capitato di saltare una competizione internazionale a causa di una positività da covid, quindi vorrei evitare di ripetere questa esperienza". 

In questa edizione dei Giochi Olimpici non ci sarà pubblico: questa componente può avere un peso nella tua prestazione?
"Non siamo abituati a tirare con il pubblico sugli spalti nelle normali gare di tiro con l'arco, quindi fa poca differenza. Ovviamente sapere che in televisione non ci seguono soltanto gli appassionati del nostro sport ma potenzialmente tutto il mondo, questo rende l'Olimpiade degna di questo nome".