Mancano ormai meno di quattro giorni al via dell'undicesima edizione dei World Games di Chengdu, in Cina. La manifestazione multisportiva quadriennale che conta le discipline non presenti nel programma olimpico prenderà il via ufficialmente il 7 agosto con la cerimonia di apertura, momento atteso con trepidazione dal mondo FITARCO, visto che l'arciera azzurra Chiara Rebagliati è stata nominata dal CONI come portabandiera della delegazione italiana insieme al karateka Angelo Crescenzo.
CHIARA REBAGLIATI PORTABANDIERA - "Sento molto la responsabilità di questo ruolo - ha detto la portacolori delle Fiamme Oro -. Se nella scorsa edizione di Birmingham abbiamo ottenuto ottimi risultati, in questa occasione dobbiamo provare a fare ancora meglio. Per me è un grande onore essere stata scelta come portabandiera e proprio per questo motivo non vedo l'ora di essere lì con tutta la delegazione azzurra".
LA GARA ARCIERISTICA - L'Italia del tiro con l'arco arriverà in Cina con due campionesse uscenti, entrambe dimostratesi le migliori nella disciplina field (tiro di campagna): se Chiara Rebagliati nella scorsa edizione del 2022 a Birmingham vinse la gara del ricurvo, Cinzia Noziglia fece altrettanto con l'arco nudo, ribadendo la vittoria già ottenuta nel 2017 a Wroklaw (Pol).
Oltre ai percorsi immersi nel verde con tiri in pendenza tipici della disciplina del tiro di campagna, dove sono impegnate le divisioni ricurvo e arco nudo, ai World Games è prevista dal 2013 anche la competizione del tiro alla targa per la divisione compound, sia quella individuale che quella a squadre miste, quest'ultima recentemente inserita anche nel programma dei Giochi Olimpici di Los Angeles 2028.
In totale gli arcieri in gara saranno 98 per 35 Nazioni rappresentate. Sono 52 gli atleti in gara nel compound (26 uomini e 26 donne) e 12 le squadre che si sfideranno nel mixed team, mentre nel tiro di campagna si inoltreranno lungo i percorsi 23 atleti nel ricurvo (12 uomini e 11 donne) e 23 nell'arco nudo (12 uomini e 11 donne).
I CONVOCATI - Il direttore tecnico della nazionale tiro di campagna, Giorgio Botto, che sarà affiancato dal tecnico Daniele Bellotti, ha convocato quelli che attualmente sono i migliori specialisti della disciplina field: nel ricurvo la campionessa uscente Chiara Rebagliati (Fiamme Oro) sarà affiancata dalla campionessa del mondo Roberta Di Francesco (Fiamme Azzurre), qualificata di diritto perché vincitrice lo scorso anno del titolo iridato tiro di campagna. Insieme a loro anche l'azzurro Matteo Borsani (Fiamme Gialle), all'esordio in questo evento.
Nella divisione arco nudo insieme alla campionessa uscente Cinzia Noziglia (Fiamme Oro), ci sarà Simone Barbieri (Malin Archery Team), altro azzurro che parteciperà per la prima volta ai World Games.
Nella gara dedicata al tiro alla targa compound il direttore tecnico di settore Tiziano Xotti ha convocato i due arcieri che lo scorso anno si sono guadagnati la qualificazione per i World Games: Elisa Roner (Fiamme Gialle) e Marco Bruno (Fiamme Azzurre).
ITALIA SEMPRE SUL PODIO AI WORLD GAMES - L'Italia del tiro con l'arco ha il record di Nazione col maggior numero di medaglie vinte nella storia dei World Games. Gli atleti italiani, da sempre grandi specialisti del tiro di campagna, sono sempre saliti sul podio, fin dalla prima edizione datata 1985. Il medagliere arcieristico per Nazioni conta infatti 37 podi complessivi così suddivisi: 11 ori, 11 argenti e 15 bronzi. Ad avvicinarsi all'Italia solamente la Svezia, con 13 ori, 5 argenti e 9 bronzi e, più distanti, gli USA che contano 8 ori, 7 argenti e 5 bronzi.
GLI AZZURRI PROTAGONISTI AI WORLD GAMES - Gli arcieri azzurri hanno sempre recitato un ruolo da protagonisti in questa manifestazione, fin dalla sua prima edizione, quella del 1985 a Londra, dove arrivarono due allori, tutti al femminile: argento e bronzo nell'arco nudo per Giuseppina Meini e Lavinia Bottazzi. Nel 1989 a Karlsruhe (GER) altri due podi, anche questa volta entrambi nell'arco nudo: di nuovo argento per Giuseppina Meini, bronzo per Cesare Rampi.
Le medaglie diventano addirittura cinque nell'edizione del 1993 a L'Aja, in Olanda: Andrea Parenti e Monica Angeli vincono l'oro nel ricurvo, Carmen Ceriotti e Fabiola Palazzini argento e bronzo nel compound e Anna Maria Bianchi bronzo con l'arco nudo. Nessun primo posto ma altri quattro podi arrivano dall'edizione finlandese di Lahti nel 1997, con Andrea Parenti che si prende l'argento e Fulvio Verdecchia il bronzo nel ricurvo; bronzo nell'arco nudo per Alessandro Gaudenti e Cristina Pugnaghi, cui si aggiunge il quarto posto di Fabiola Palazzini.
Nel 2001 ad Akita, in Giappone, altre quattro medaglie italiane, grazie all'oro arco nudo di Barbara Guiducci, l'argento compound di Giorgia Solato, argento e bronzo di Michele Frangilli e Fulvio Verdecchia nel ricurvo. Il poker azzurro è stato servito anche in Germania nella successiva edizione di Duisburg 2005: questa volta Michele Frangilli vince l'oro e Alvise Bertolini il bronzo nel ricurvo; argento e bronzo nell'arco nudo per Mario Orlandi e Luciana Pennacchi.
L'Italia riesce a salire sul podio per ben sei volte nel 2009 a Kaohsiung, Taipei, con il doppio oro nell'arco nudo ad opera di Eleonora Strobbe e Giuseppe Seimandi, cui si aggiunge il bronzo di Sergio Massimo Cassiani; argento nel ricurvo per Jessica Tomasi e Michele Frangilli, mentre Alessandro Lodetti vince l'argento nel compound.
Nel 2013 a Cali, in Colombia, si inaugura il nuovo regolamento che prevede la gara individuale e mixed team di tiro alla targa per la divisione compound: l'Italia è subito pronta a vincere l'argento grazie al duo composto da Marcella Tonioli e Sergio Pagni, mentre nella disciplina field Giuseppe Seimandi vince nuovamente l'oro nell'arco nudo, bronzo nella stessa divisione per Eleonora Strobbe e bronzo anche per Jessica Tomasi nel ricurvo.
Nel 2017 a Wroklaw, in Polonia, a vincere l'oro è invece Amedeo Tonelli nel ricurvo, affiancato dal bronzo di Jessica Tomasi, mentre Cinzia Noziglia conquista l'oro nell'arco nudo. A Birmingham 2022, negli USA, Cinzia Noziglia bissa l'oro nell'arco nudo, Chiara Rebagliati conquista l'oro nel ricurvo e, nella stessa divisione, Marco Morello si prende il bronzo.